RESOCONTO DELLE ATTIVITA’ SVOLTE IN COLLABORAZIONE CON L’AMMINISTRAZIONE (2 lug. – 17 dic. 2013).

martedì 17 dicembre 2013

RESOCONTO DELLE ATTIVITA’ SVOLTE DALLA CONSULTA AMBIENTALE IN COLLABORAZIONE CON L’AMMINISTRAZIONE ROMANO (2 luglio 2013 – 17 dicembre 2013).

Facendo seguito a quanto già pubblicato sul blog della consulta, si informa sugli esiti degli incontri del 18 settembre 2013 e successivi, fino al 12 dicembre u.s. fra l’Amministrazione comunale  guidata dal Sindaco Fabio Romano e la consulta ambientale, sollecitato proprio dalla consulta dopo due mesi di silenzio dalle prime riunioni del 2 e del 16 luglio 2013 (convocate dalla nuova amministrazione, nel corso delle quali erano state ribadite alcune proposte e richieste sulla raccolta differenziata, e in particolare sul compostaggio domestico, sugli olii esausti, sul censimento delle case vuote e sfitte, ...), e sui successivi sviluppi.
Le richieste e proposte della consulta (che erano state già avanzate in precedenza anche all’ex assessore all’ambiente della Giunta Izzo), dopo oltre due mesi dall’incontro del 18 settembre non avevano avuto ancora riscontro né risposta nemmeno da parte dell’attuale amministrazione.
Ricordando come il lavoro fatto in tre anni con la precedente amministrazione non aveva mai portato a nulla di concreto (così che molti si erano stancati e avevano abbandonato il gruppo, e anche i "superstiti" avevano ormai quasi del tutto perso la fiducia nell'utilità del loro impegno), tutti i componenti della consulta ambientale avevano quindi voluto sollecitare delle risposte, auspicando un cambiamento rispetto al passato, e una diversa modalità di relazione fra amministrazione e consulta che giustifichi l’impegno volontaristico dei cittadini.
Nell’incontro del 18 settembre il Sindaco aveva quindi fornito alcune informazioni e preso degli impegni.
Dopo aver dato il tempo all’amministrazione di concretizzarli, a distanza di altri quattro mesi e a quasi sei mesi dall’insediamento della nuova amministrazione, avendo ottenuto alcuni risultati, ma avendo anche molte richieste ancora inevase sul tavolo, è ora il caso di fare il cosiddetto “punto della situazione”, anche in base a quanto emerso nei successivi incontri e confronti.
Riportiamo quindi sinteticamente le nostre proposte e/o richieste e l’eventuale esito delle stesse.

1 - Olii esausti.
Il 18 settembre il Sindaco aveva garantito che, nonostante qualche ritardo burocratico, il progetto per la raccolta comunale degli olii esausti stava per partire, essendo indubbio il vantaggio che se ne avrebbe soprattutto per il funzionamento degli impianti di depurazione, ed effettivamente l’avviso è stato pubblicato sul sito internet del Comune in data 15.10.2013. L’assessore Vitale, nel successivo incontro del 13 novembre, ha riferito che è pervenuta entro il termine del 31 ottobre una manifestazione di interesse da parte di un’azienda del settore, che sembra conforme alle aspettative dell’amministrazione (prevede fra l’altro la raccolta porta a porta come a suo tempo aveva auspicato la consulta), e che l’affidamento sarebbe  formalizzato a breve dopo aver completato alcuni adempimenti burocratici. Al momento non vi sono stati ulteriori sviluppi.

2 – Questioni rifiuti - Riduzione della “tassa rifiuti” per gli utenti che fanno il compostaggio domestico.
Negli incontri svolti a luglio con l’Amministrazione era stato chiesto preliminarmente di chiarire la questione dell’adesione alla “Città Telesina” e l’eventuale gestione associata del “servizio rifiuti”. Inizialmente era stato riferito che il comune di San Salvatore Telesino intendeva procedere autonomamente, ed era stata sottoposta all’attenzione della consulta una bozza di bando per l’affidamento con nuove modalità del servizio esternalizzato, prontamente emendata dalla Consulta, che ha formalizzato un documento (scaricabile da questo link) con alcune richieste propedeutiche ad ogni ulteriore collaborazione, richieste che non hanno avuto nessuna risposta formale.
Nel frattempo è stata pubblicata nel B.U.R.C. una delibera della Giunta regionale della Campania (D.G.R. Campania n. 221 del 05/07/2013) che ha fatto divieto, a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione della deliberazione, di indire nuove procedure di affidamento dei servizi e di disporre la proroga o il rinnovo degli affidamenti in essere a quella data, e in conseguenza di ciò, in attesa degli ulteriori sviluppi, la discussione sul tema si è bloccata.
Per quanto riguarda il compostaggio domestico, invece, il confronto è proseguito. L'amministrazione, dopo aver riferito che non era possibile riconoscere già per il 2013 uno sconto sulla "tassa rifiuti" per le famiglie che fanno il compostaggio domestico, come avevamo chiesto come consulta, ha però riferito che stava già redigendo un nuovo regolamento per la raccolta differenziata e si era impegnata a sottoporne alla consulta una bozza da discutere; questa bozza è stata poi effettivamente inviata, è stata prontamente emendata dalla consulta, ed è stata discussa in un successivo specifico incontro svolto in data 9 ottobre con l’assessore all’ambiente. Quindi, l’11 novembre scorso, sempre su sollecitazione della consulta, l’assessore ha inviato una nuova bozza del regolamento, con autorizzazione a pubblicarlo sul blog della consulta ma solo fino al 15 novembre successivo (termine poi prorogato al 17), in modo da ricevere eventuali ulteriori contributi da parte di altri cittadini. E’ stato fatto quindi un comunicato a vivitelese, con avviso anche sulla “home-page” del sito internet del Comune e relativo link al blog della consulta.
Purtroppo alla scadenza del termine nessun altro contributo è pervenuto dai cittadini, a parte un paio di critiche che comunque hanno dato la possibilità di precisare qual è il ruolo della consulta e quali sono i rapporti con l’amministrazione.
La bozza di regolamento sottoposta all’attenzione della Consulta prevedeva la concessione di uno sconto sulla “tassa rifiuti” per chi aderirà al progetto del compostaggio domestico, previa domanda di adesione degli utenti con autocertificazione e autorizzazione per i controlli che il Comune disporrà in merito.
Avevamo richiesto fra l’altro di esplicitare l’entità dello sconto o di stabilirne la misura minima.
Abbiamo chiesto in ogni caso di organizzare un incontro pubblico prima della definitiva adozione del provvedimento.
Nell’incontro del 13 novembre l’assessore Vitale ha recepito altri suggerimenti e soprattutto (d’accordo anche il Vicesindaco Iacobelli e l’altro assessore Votto, presenti all’incontro), ha assicurato che sarebbe stata valutata con attenzione la richiesta di inserimento, già nel regolamento, di un valore minimo e di un valore massimo dello sconto percentuale che potrà essere riconosciuto sulla “tassa rifiuti” a tutti gli utenti che aderiranno al progetto del compostaggio domestico, indicazione per noi fondamentale per incentivare una diffusa adesione al progetto.
Nell’incontro del 21 novembre, effettivamente, è stato comunicato alla consulta che lo sconto minimo riconosciuto ai cittadini che aderiranno al compostaggio domestico sarà del 5% e che all’esito delle verifiche a consuntivo potrà essere comunque deliberato dalla Giunta Comunale uno sconto maggiore, in funzione degli effettivi risparmi conseguiti negli oneri del servizio, fino al 20% massimo.
Nell’ultimo incontro del 26 novembre, è stata concordata la versione definitiva del regolamento e dei relativi allegati. L’amministrazione ha anche accettato di elevare al 25% il limite massimo dello sconto per gli utenti che effettueranno il compostaggio domestico all’esito delle verifiche a consuntivo sui risultati effettivamente conseguiti rispetto agli obiettivi di riduzione dei rifiuti e dei relativi costi.
A tale proposito abbiamo chiesto di pubblicare i risultati della raccolta differenziata del 2012 (sia in termini di percentuale che assoluti) e i costi analitici del servizio, e, appena possibile, anche quelli relativi all’anno 2013, per poter conoscere il dato di partenza e i risultati da raggiungere in termini di riduzione, non solo della frazione organica, ma anche, con analoghe azioni, del rifiuto indifferenziato.
L’Assessore aveva inoltre riferito che l’incontro pubblico con i cittadini sarebbe stato fatto solo dopo la definitiva approvazione del regolamento (scaricabile da questo link), avvenuta nella seduta di Consiglio Comunale  dello scorso 3 dicembre (delibera n. 40, scaricabile da questo link), concretizzando così il primo passo verso una efficace riduzione dei rifiuti alla fonte, finalizzata sia alla tutela ambientale che alla riduzione dei costi del servizio di raccolta e smaltimento. La Consulta aveva anche rappresentato l’opportunità di predisporre un “manuale del compostaggio domestico” e di avviare le azioni di informazione ai cittadini e formazione, fornendo la propria disponibilità a titolo gratuito.
A tale proposito, l’Assessore Vitale ha però riferito che nel progetto allegato alla richiesta di finanziamento regionale per l’acquisto delle compostiere (progetto La Città Telesina fa la differenza” “– Rifiuti + Raccolta differenziata), era stata inserita anche la parte relativa all’informazione, con apposito finanziamento, e che su tale sezione del progetto ci sarebbero le “aspettative” di un’associazione ambientalista di livello nazionale. 
La Consulta, quindi ha chiesto di avere copia di questo progetto per poterne valutare i contenuti e le conseguenti implicazioni con il regolamento e i risultati auspicati in termini di efficacia dell’iniziativa. Inoltre fu immediatamente rappresentato che qualora fossero stati rilevati dei “vincoli” di questo tipo nel progetto, la Consulta non avrebbe confermato la propria disponibilità ad affiancare l’amministrazione nelle attività di informazione e formazione necessarie a garantire il raggiungimento dei risultati auspicati in termini di effettiva riduzione alla fonte dei rifiuti organici.
Abbiamo chiesto quindi che fosse pubblicato il progetto di cui sopra o che ce ne fosse data copia per poterlo pubblicare come Consulta.
L’assessore  non ha dato seguito a tale richiesta e, solo casualmente, a distanza di 2 mesi dalla prima richiesta, abbiamo verificato che il progetto era allegato alla delibera di approvazione del 14/01/2013, da parte della precedente amministrazione, presente nell’archivio del sito internet del Comune recentemente riattivato. E dopo averne verificato l’effettiva corrispondenza è stato discusso all’interno della Consulta (Il progetto è scaricabile da questo link).
In dissenso con l’assessore Vitale, al quale anche in un incontro convocato dalla Consulta per il 12 dicembre scorso, abbiamo voluto ribadire il disappunto per la mancata condivisione del relativo progetto fin dall’inizio del nostro confronto sul compostaggio domestico. La conoscenza di tale progetto avrebbe influenzato anche le valutazioni della Consulta sul regolamento; riteniamo ad esempio che la parte (anche economica) relativa alle attività immateriali (“campagna di informazione “ e “consulenza esterna”) possa essere ricondotta all’interno dell’ente Comunale, eventualmente con la collaborazione della Consulta, a titolo gratuito come già detto, e che quindi non ci sia nessun obbligo per il Comune di dar seguito agli affidamenti esterni previsti dal progetto per un costo complessivo di 4000 euro.
In particolare gli espliciti riferimenti contenuti nel progetto ad attività riconducibili a campagne e iniziative proprie di Legambiente (“Il rifiuto fiorisce”, “Comuni Ricicloni”, “Scuola verde”,…), ancorché del tutto inopportuni in quanto sembrerebbero orientare le successive azioni dell’Amministrazione, non sono assolutamente vincolanti ai sensi delle disposizioni dell’avviso pubblico  (scaricabile da questo link)della provincia di Benevento. Tale avviso prevede semplicemente fra i punti qualificanti, con attribuzione anche di un apposito punteggio utile alla formazione della graduatoria in funzione della quale sono stati assegnati i finanziamenti ai comuni, la “Collaborazione con associazioni e cooperative sociali presenti sul territorio”.
Altra particolarità del progetto, come è evidente sin dal titolo, è l’aver voluto fare un esplicito riferimento all’allora costituenda “Città Telesina”, ovvero l’unione dei comuni di Amorosi, Castelvenere, San Salvatore Telesino, Solopaca e Telese Terme, comuni tutti (tranne Solopaca) finanziati dalla provincia per il compostaggio domestico, con progetti presumiamo simili a quello di San Salvatore, quindi probabilmente ideati da uno stesso “soggetto”,  e tutti quindi contenenti riferimenti a Legambiente, tanto che lo stesso assessore ci ha riferito di essere stato contattato dal referente per la Valle Telesina di tale associazione che chiedeva notizie riguardo agli sviluppi del progetto nella realtà di San Salvatore.
Abbiamo rilevato, inoltre, che il progetto prevedeva l’obbligatorietà del compostaggio domestico nelle aree rurali, mentre era facoltativo nelle aree urbane. L’assessore, di contro, ha voluto che l’adesione fosse volontaria in tutto il territorio comunale.
Altre attività dichiarate nel progetto (protocollo di intesa con gli Istituti scolastici per campagne di educazione ambientale, disincentivazione di bicchieri monouso nei bar, divieto degli shoppers non compostabili, Green Public Procurement, regolamento per le ecofeste, …), sono invece condivisibili ed è auspicabile che vengano effettivamente realizzate in maniera partecipata.
L’assessore ha riferito che il progetto è in corso di revisione da parte degli uffici comunali, che possono essere apportate solo modifiche “non sostanziali” e che nella prossima settimana il progetto sarà riapprovato in Giunta e poi inviato alla provincia di Benevento in sostituzione di quello attuale.
Nell’incontro del 12 dicembre scorso, dopo le nostre obiezioni, l’Assessore Vitale ha comunque accettato di valutare le nostre proposte, purché pervenissero entro lunedì 16 dicembre.
Come abbiamo chiaramente rappresentato all’assessore, se non potranno essere eliminate dal progetto le parti apparentemente vincolanti rispetto alla destinazione di una parte del finanziamento per consulenza esterna e modalità di effettuazione della campagna informativa (e che però non derivano da prescrizioni dell’avviso pubblico), sarebbe preferibile rinunciare al finanziamento, e realizzare il compostaggio domestico con risorse proprie. D’altra parte, bisogna tenere conto anche della necessità di un co-finanziamento da parte del comune (secondo quanto riferito dall’assessore Vitale, si tratta di €.5.200,00  IVA inclusa), che riduce il beneficio economico netto ad €.6.600,00 (da verificare). Infine, l’assessore ha accennato ad altre problematiche relative al procedimento, legate alla formalizzazione dell’impegno del comune rispetto al co-finanziamento.

3 - Questione “cave".
Il Sindaco si era impegnato ad effettuare dei controlli e degli approfondimenti giuridici rispetto a quanto segnalato dalla Consulta nel corso dell’incontro del 18 settembre e ad assumere le necessarie iniziative di cui avrebbe dovuto dare tempestiva informazione, interessando anche le altre Amministrazioni competenti in materia.
Al momento non abbiamo avuto alcuna notizia in merito alle eventuali attività svolte dal Sindaco o dagli uffici comunali su disposizione del Sindaco, o ancora da altre amministrazioni su impulso dello stesso Sindaco.

4 - Censimento delle case sfitte e dei capannoni inutilizzati (richiesto come comitato locale del Forum nazionale “Salviamo il Paesaggio”, operativo nell’ambito della consulta ambientale).
Ne avevamo discusso insistentemente con il Sindaco e con l'Assessore Iacobelli alla fine dell’incontro del 18 settembre, ribadendo ancora una volta che l'obiettivo della consulta è quello di limitare future ulteriori speculazioni sul nostro territorio salvaguardando il paesaggio e il suolo agricolo da altre cementificazioni inutili e distruzione dell’ecosistema che ci ospita, e avevamo chiesto una risposta formale al sollecito presentato il 30 luglio scorso, anche se negativa, purché adeguatamente motivata.
Ad oggi nessun riscontro è pervenuto.

5 - Procedura partecipata di redazione del nuovo PUC.
La consulta ha insistito affinché siano pubblicati sul sito i documenti e gli studi preliminari già disponibili e, tenuto conto del termine comunque imposto per l'adozione del P.U.C., pena commissariamento, abbiamo chiesto di organizzare al più presto un primo incontro pubblico con i cittadini.
Anche per questa richiesta non c’era stato nessun seguito fino a quando, in data 14 dicembre, è apparso in paese un manifesto che annuncia per il giorno 19 dicembre un incontro con i cittadini sul nuovo piano urbanistico comunale! Successivamente l’avviso è stato pubblicato anche sul sito istituzionale del comune.

6 - Antenne di Monte Acero.
Il Sindaco ha assicurato che è stato dato impulso alle procedure già attuate dalla precedente amministrazione, che però non avevano ancora portato alcun risultato, né come incasso di oneri di concessione né come eliminazione di apparecchiature abusive e relativo inquinamento elettromagnetico, ma non è ancora noto l’esito di queste iniziative dichiarate dalla nuova amministrazione.

7 – riqualificazione energetica degli immobili di proprietà comunale e impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Abbiamo appreso solo dagli atti pubblicati all’albo pretorio on-line dell’esistenza di un progetto per la riqualificazione energetica della casa comunale e per la realizzazione di un impianto per la produzione di energia da fonti rinnovabili (solar cooling), sottoposto per la richiesta di finanziamento alla regione Campania. Abbiamo lamentato di non essere stati coinvolti preliminarmente nelle scelte tecniche effettuate e abbiamo segnalato comunque le anomalie riscontrate nella procedura di approvazione dei progetti. Nell’incontro del 13 novembre l’Assessore Vitale ha riferito di non ritenere che la questione rientrasse fra le “competenze” della consulta e che non era quindi a suo parere utile un confronto con la consulta. Questa posizione non ci trova d’accordo; riteniamo che un’amministrazione non debba mai sottrarsi mai ai suoi compiti di indirizzo e vigilanza, per i quali ha delle precise responsabilità, e che prima di comunicare “indirizzi operativi” agli uffici, quando si tratta di ambiente, paesaggio, energia,  … dovrebbe sempre essere considerato utile un confronto con i cittadini e con la consulta in particolare, anche in considerazione delle professionalità che vi si possono trovare, per analizzare varie possibili alternative e decidere consapevolmente per la migliore soluzione; pertanto, anche nell’ambito della consulta, saranno prese altre iniziative per poter esaminare il progetto dei lavori che si intende realizzare, dare informazioni a riguardo ed eventualmente esprimere un parere o proposte migliorative, ove ancora possibile.

8 – attività informativa in tema di ambiente nella scuola primaria.
Abbiamo confermato la disponibilità della consulta ad affiancare l’amministrazione nello svolgimento di incontri informativi e formativi nelle varie classi delle scuole elementari (come già fatto nel 2011) e delle scuole medie di San Salvatore Telesino, mettendo a disposizione le professionalità e le esperienze presenti nella consulta.
In particolare, tale attività informativa sarebbe necessaria nell’ambito del “progetto per il compostaggio domestico”, e dovrebbe tuttavia essere accompagnata da azioni concrete (intensificare la raccolta differenziata nelle strutture scolastiche, eliminare i materiali usa e getta (utilizzando stoviglie in acciaio, piatti in ceramica e lavastoviglie), fare il compostaggio in sito dei rifiuti organici provenienti dalle mense, privilegiare i prodotti locali nella scelta degli alimenti, …).
In proposito si deve tuttavia richiamare quanto già evidenziato al precedente punto 2 a proposito del progetto “compostaggio domestico”.

9 – controllo del territorio, eventi pubblici, Parco del Grassano, centro Relax, strutture commerciali, …
Abbiamo insistito affinché l’amministrazione dedichi particolare attenzione al controllo dell’efficacia della raccolta differenziata degli utenti che maggiormente incidono sulla raccolta dei rifiuti.
Inoltre abbiamo chiesto l’acquisto di telecamere mobili per controllare il territorio e debellare il fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti, che inquinano, deturpano il paesaggio e costano cifre enormi al comune (e quindi a tutti noi) per le necessarie periodiche attività di rimozione e smaltimento.
Come consulta, dopo aver collaborato nel passato per avviare la raccolta differenziata in occasione della “sagra dello struppolo” organizzata ogni anno dalla pro-loco (che già aveva opportunamente deciso di utilizzare per la distribuzione dei cibi piatti, posate e bicchieri compostabili), quest’anno  abbiamo condiviso la scelta di proporre l’acqua potabile da acquedotto comunale, con brocche in vetro a rendere, per ridurre il consumo di bottiglie di plastica (anche l’amministrazione si è a sua volta prontamente attivata per installare due fontane provvisorie necessarie all’approvvigionamento). Essendo stata dimostrata sul campo la realizzabilità di tali azioni virtuose, abbiamo chiesto all’Amministrazione che esse vengano estese come obbligatorie per tutti gli eventi pubblici che si svolgono nel nostro comune, o che comunque siano adeguatamente incentivate. Infatti, chi organizza eventi nei quali si producano rifiuti dovrebbe versare un’apposita cauzione, che poi sarebbe restituita se la raccolta differenziata, che un obbligo di tutti gli utenti, e non solo dei semplici cittadini all’interno delle loro abitazioni, è stata fatta correttamente nel corso dell’evento.

10 – randagismo.
La consulta ambientale, nell’incontro del 13 novembre scorso, ha riproposto  all’amministrazione anche una diversa soluzione al fenomeno del randagismo. Piuttosto che “girare” 12 mila euro circa all’anno a un canile (che pure bisognerebbe andare a controllare in che condizioni tiene gli animali), sarebbe meglio procedere a una campagna di sterilizzazione, e all’adozione degli animali da parte dei quartieri o di singoli cittadini, magari prevedendo incentivi economici (utilizzando le somme messe a disposizione dei comuni dalla regione).

11 – vecchia discarica in località Selva di sotto.
Abbiamo ribadito alla nuova amministrazione la richiesta di recuperare dagli atti del comune i risultati delle analisi che hanno interessato negli anni scorsi i terreni circostanti l’area della vecchia discarica e le acque di falda, di valutarli attentamente, e, tenuto conto del lungo tempo già trascorso, di programmare comunque al più presto altre analisi, soprattutto nei terreni a valle del sito e facendo dei prelievi di acqua nei pozzi e nei valloni vicini.

Conclusioni.
L’attività di stimolo, proposta e vigilanza della consulta ambientale, ripresa dopo l’insediamento della nuova amministrazione, anche a seguito della richiesta di collaborazione della stessa amministrazione, per poter essere pienamente efficace, ha necessità che si ampli la partecipazione dei cittadini, soprattutto dei più giovani, sia per aumentare la “pressione” in occasione delle scelte politico-gestionali che riguardano l’ambiente (e soprattutto la salvaguardia del nostro territorio e del paesaggio), sia per migliorare, grazie all’ingresso di nuove energie e professionalità, la qualità dell’azione della stessa consulta.
Quando si rinuncia ad esercitare il proprio diritto alla partecipazione, anche nelle poche occasioni in cui essa viene “concessa” dagli amministratori di turno, qualunque sia la motivazione di questa rinuncia, e quando si esaurisce il proprio intervento in una sterile polemica di parte, non si fa altro che rafforzare le convinzioni di chi preferisce amministrare decidendo in solitudine su questioni che interessano invece tutti i cittadini ed hanno un impatto su ognuno di noi.
Lamentarsi “in privato”, fare il tifo per questo o quell’altro, inserire commenti anonimi nelle pagine dei social network, … sono forme di “partecipazione” che non portano a nessun risultato dal punto di vista del cittadino, e servono solo a rafforzare la “diffidenza” dei politici “di professione” rispetto alla capacità e volontà dei cittadini di partecipare direttamente ed efficacemente alla gestione del territorio elevando il livello della loro azione dalla critica fine a se stessa e dalla polemica.
La Consulta, per principio, è del Comune, non di una lista, ed è tanto più efficace e concreta quanto maggiore è la partecipazione dei cittadini, senza per questo dover derogare alla propria libertà di critica e di controllo, cosa che la consulta ha sempre fatto.
Può contribuirvi chiunque, senza necessità di tessere o iscrizioni, ha un regolamento approvato all’unanimità dal consiglio comunale, può accedere agli atti, … insomma può essere un valido strumento nelle mani dei cittadini per contribuire al governo del proprio territorio e vigilare sull’attività dei propri rappresentanti in Comune; e , contemporaneamente è uno strumento utile agli amministratori per ascoltare i cittadini, riceverne feedback rispetto alle loro iniziative e ai loro progetti o programmi, ma anche proposte, contributi, idee, …
Sia i cittadini che gli amministratori, dunque, dovrebbero fare quanto possibile per farla funzionare.

lunedì 11 novembre 2013

BOZZA REGOLAMENTO COMPOSTAGGIO DOMESTICO.

L'Assessore all'Ambiente del Comune di San Salvatore Telesino, Dott.ssa Filomena Vitale, ci ha inviato in data odierna una bozza di regolamento comunale per il compostaggio domestico, bozza che può essere scaricata dal link seguente:

https://app.box.com/s/dh4u1l86u10flz0a0t3v

La bozza era stata precedentemente discussa dallo stesso Assessore con la consulta ambientale, che aveva già proposto alcune modifiche e che aveva chiesto di pubblicarla prima dell'adozione per coinvolgere anche altri cittadini.

L'Amministrazione comunale si è impegnata, fra l'altro, a riconoscere uno sconto sulla tassa rifiuti, già per l'anno 2014, a tutti gli utenti che aderiranno al progetto, trattando direttamente i propri rifiuti organici per produrre compost.
Lo sconto verrà stabilito in funzione della riduzione che la diffusione del compostaggio domestico determinerà sul quantitativo di rifiuto organico raccolto da inviare a smaltimento (ricordiamo che la raccolta e lo smaltimento della frazione umida dei rifiuti solidi urbani è quella che maggiormente incide sul costo del servizio).

A chi farà richiesta potrà anche essere fornita in comodato d'uso la compostiera.

Tutti i cittadini interessati potranno proporre eventuali osservazioni o suggerimenti entro il 17 novembre p.v. (termine indicato dallo stesso Assessore Vitale), prima che il regolamento venga approvato dalla Giunta e successivamente dal Consiglio Comunale.

Le osservazioni potranno essere fatte  commentando questo post, inviando una mail alla consulta (consulta.ambientale@gmail.com) o al comune (sansalvatoretelesino@pec.cstsannio.it), oppure contattando direttamente l'Assessore Filomena Vitale.

Il 13 novembre, alle ore 18, nella sala consiliare del Municipio, in via Gioia, è inoltre fissato un nuovo incontro della consulta con l'Assessore, a cui tutti i cittadini interessati potranno partecipare per chiedere chiarimenti e/o proporre modifiche al regolamento.

venerdì 1 novembre 2013

Contenimento del consumo di suolo: il Forum in audizione in Parlamento.




Il 29 ottobre scorso, a due anni dalla sua fondazione, il Forum italiano dei movimenti per la terra e il paesaggio è stato ascoltato dai deputati della commissione riunita agricoltura e ambiente della Camera in relazione ai lavori su due proposte di legge sul contenimento del consumo di suolo.
E' possibile scaricare il documento consegnato alla Commissione al seguente link: https://app.box.com/s/0sok0hzi834wdpt2wcj8 (si tratta di un lavoro gratuito realizzato dal basso, come tutto quello che produce il Forum, da tanti cittadini che in poche ore hanno analizzato le proposte di legge in discussione e proposto le osservazioni e gli emendamenti del caso).
Grazie anche all’attività del Forum, il tema del consumo di suolo agricolo, già al centro della campagna “salviamo il paesaggio, difendiamo i territori”, è quindi preso in seria considerazione nell’agenda politica del Paese, in conformità con gli specifici orientamenti dell’Unione Europea.
L’approvazione di una legge che arresti il consumo di suolo (l’ISPRA ha recentemente certificato un consumo di suolo di 69 ettari al giorno, 8 mq al secondo!), restituisca valore alle attività agricole e paesaggistiche e serva anche come misura di prevenzione e mitigazione del dissesto idrogeologico è percepita come sempre più impellente dalla politica nazionale.
Le nostre amministrazioni comunali continuano invece a ignorare le richieste dei comitati locali.
Il 18 settembre scorso, in occasione di un incontro fra l’amministrazione comunale e la consulta ambientale, abbiamo avuto modo di incalzare il Sindaco e l’Assessore all’Urbanistica chiedendo un riscontroall’ennesima nota di sollecito inviata per proporre lo svolgimento del censimento del patrimonio edilizio esistente sul territorio di San Salvatore Telesino, essenziale atto propedeutico ad ogni futura attività di programmazione urbanistica e di politica territoriale. In precedenza ne avevamo parlato con il Responsabile dell’Area Tecnica che, pur dicendosi disponibile, aveva subordinato ogni decisione in merito alla volontà del Sindaco e della sua maggioranza consiliare.
Purtroppo, da allora non è pervenuta nessuna risposta, né positiva né negativa, all’istanza reiterata alla nuova amministrazione il 30 luglio scorso, ai sensi della legge 241/90 e s.m.i., così come erano restate inevase quelle precedenti. E il giudizio su amministrazioni (quella attuale come quelle precedenti di San Salvatore Telesino) che non rispondono, in modo formale e motivato, alle legittime istanze dei loro cittadini, non potrà mai essere positivo, al di là del merito delle questioni.
D’altra parte, per inciso, anche sull’iter per la redazione del nuovo P.U.C., in perfetta continuità con il silenzio della precedente amministrazione, non è stata data ancora nessuna informazione e non è stato avviato nessun coinvolgimento dei cittadini, mentre si avvicina (salvo proroghe) la scadenza del 31 dicembre (termine per l’approvazione del piano, data oltre la quale subentrerebbero le norme di salvaguardia, con la decadenza del vigente PRG, e l’arrivo di un commissario ad acta).
La pianificazione urbanistica e le politiche di gestione del territorio dovrebbero (anzi, DEVONO) sempre far prevalere l’interesse collettivo (il cosiddetto “bene comune”) su quelli privati, e questo obiettivo non può essere perseguito senza un’ampia partecipazione dei cittadini, espressamente prevista e codificata dalle norme di riferimento, e che non dovrà essere vissuta solo come un formale e vuoto passaggio burocratico. Quindi abbiamo insistito affinché vengano pubblicati subito  tutti gli atti già in possesso dell’amministrazione e venga assicurata la massima trasparenza a tutto il percorso.
Ricordiamo che, secondo quanto stabilito dall’articolo 2 della legge regionale n. 16/2004 (NORME SUL GOVERNO DEL TERRITORIO), obiettivo della pianificazione territoriale e urbanistica è, in primis, la promozione dell’uso razionale e dello sviluppo ordinato del territorio urbano ed extraurbano mediante il minimo consumo di suolo. Arginare il consumo di suolo e tutelare le aree libere e agricole è quindi un obbligo di legge, ma servirebbe anche a ri-orientare il mercato immobiliare verso il recupero e il riuso dell’enorme patrimonio edilizio esistente e attualmente sfitto, vuoto o non utilizzato, imprimendo nuove energie al comparto dell’edilizia in una fase, probabilmente irreversibile, di forte contrazione.
In ogni caso, ridurre il consumo di suolo poggia le sue ragioni sulla Costituzione, e in particolare sugli articoli 9 (che indica tra i compiti della Repubblica la tutela del paesaggio e il patrimonio storico artistico della nazione) e 44 (che impone un “razionale sfruttamento del suolo”, anche a costo di porre “vincoli alla proprietà terriera privata). Inoltre nel 2006 l’Italia ha anche ratificato la Convenzione europea sul paesaggio.
Si possono anche intuire le ragioni di una “non condivisione” da parte dei nostri amministratori locali rispetto alla nostra richiesta di censimento del patrimonio edilizio esistente, finalizzata a monitorare abitazioni e fabbricati produttivi vuoti, sfitti e non utilizzati con lo scopo di rilevare la realtà delle strutture edilizie già presenti nel territorio e monitorare lo stato attuale dell’offerta edilizia prima di assumere iniziative di pianificazione urbanistica, ma vorremmo che fossero esplicitate (ammesso che siano esplicitabili) e che fosse data la possibilità di discuterle.
Probabilmente fra le ragioni di questo dissenso dei nostri amministratori locali rispetto alle iniziative per arginare il fenomeno del consumo di suolo(che a tutti gli effetti deve essere considerata una risorsa non rinnovabile) e quindi assumere le decisioni conseguenti in sede di pianificazione urbanistica, c’è anche la possibilità di utilizzare i proventi degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti (possibilità introdotta come deroga “transitoria” nel 2001 e purtroppo sempre prorogata).
Ma per non essere incoerenti con se stessi, dovrebbero evitare di inserire promesse e impegni sulla tutela dell’ambiente e del paesaggio nei loro programmi elettorali e nelle relazioni programmatiche di mandato.
Volendo rispondere anche a chi ci chiedeva “da dove tiriamo fuori certe teorie”, oltre a richiamare la normativa vigente e le proposte di legge in discussione, rinviamo al testo di Luca Martinelli (dal titolo Salviamo il Paesaggio – Ed. Altreconomia) regalato a tutti i consiglieri comunali e riportiamo utilmente un sintetico estratto della mozione approvata dall’Assemblea nazionale del Forum Salviamo il Paesaggio del 4 maggio scorso a Bologna.
Le organizzazioni aderenti al Forum … VOGLIONO ribadire con forza – chiedendo di condividere a tutti i livelli (politico, istituzionale, associazionistico, privato) – il concetto che il suolo libero e il suolo fertile sono beni comuni degli italiani, fondamento di tutte le funzioni eco-sistemiche che stanno alla base della vita di ognuno, dai quali si ricavano prima di tutto cibo, salute, sicurezza ambientale e bellezza, un immenso patrimonio culturale collettivo e condiviso, di questi tempi la più grande opportunità economica per la Nazione. Unarisorsa insostituibile e non rinnovabile, sulla quale si può costruire il futuro del Paese e si possono creare tante opportunità di lavoro per le nuove generazioni.
…VOGLIONO segnalare che il settore agricolo e il settore turistico, due grandi asset strategici del Paese, generatori di cultura, benessere e ritorno economico, che sono stati troppo spesso relegati in secondo piano da chi progetta il futuro dell’Italia, non possono prescindere dalla salvaguardia dei territori liberi dal cemento, non consumati, non compromessi per sempre a scapito della collettività per inseguire soltanto interessi privati.
INVITANO a prendere atto che il ciclo economico fondato sul cemento che consuma nuovo suolo (libero e/o agricolo) è terminato, come ben evidenziano i dati sugli immobili costruiti negli ultimi anni e rimasti invenduti o mai immessi sul mercato (670mila, secondo Nomisma). Nel 2012 le compravendite nel settore immobiliare sono state 444.018 e segnano un meno 25,8% rispetto al 2011 (Agenzia del territorio),… la contrazione dei consumi di cemento tocca, a fine 2012, il meno 45% rispetto al “picco” del 2006, e un meno 22% sul 2011 (Aitec), come confermato anche dalla scelta del principale operatore dell'industria del cemento, che nell'ultima assemblea degli azionisti, a metà aprile, ha annunciato che ridurrà da 17 a 8 il numero degli impianti attivi sul territorio nazionale, consapevole di un trend ormai incontrovertibile.
… prendendo atto delle recenti dichiarazioni di autorevoli rappresentanti di primarie associazioni datoriali e sindacali (Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Confcooperative e Fillea Cgil in primis) che sollecitano, concordemente con i nostri appelli, la necessità di riorientare il mercato edilizio verso il recupero del vasto stock immobiliare attualmente sfitto, vuoto o non utilizzato in luogo delle nuove edificazioni, INVITANO il mondo politico ed amministrativo a concentrarsi su una concreta valorizzazione del patrimonio esistente come leva sociale e anche economica - tenendo conto del sempre più urgente fabbisogno di edilizia residenziale pubblica e sociale, dunque, ponendo la pubblica amministrazione alla guida della fase di transizione senza condizionamenti da parte del libero mercato.
RICORDANO che la crisi economica attuale è anche frutto del "connubio perverso" tra finanza e mercato immobiliare che ha trasformato le costruzioni in beni di investimento. …si continua a ritenere il "mattone" una leva di "crescita" mentre la grande quantità di invenduto mette in evidenza che è saltato il rapporto tra domanda e offerta e che continuare in questa direzione non può che aggravare la congiuntura negativa …”.
Infine, riteniamo sia utile anche riportare brevemente due concetti tratti dagli interventi del Vicepresidente della Corte Costituzionale Paolo Maddalena e del Prof. Dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Francesco Vallerani al convegno “zero suolo, zero Paese” del 25 otobre scorso a Roma.
Popolo, territorio e sovranità sono i tre elementi fondativi dello Stato. Il suolo appartiene quindi al popolo sovrano come proprietà originaria collettiva tutelata dalla Costituzione. … lo ius aedificandi è un diritto collettivo all’integrità del territorio non collegato al diritto di proprietà privata, con la quale invece, oggi, pare identificarsi. È lo Stato che concede tale diritto a determinate condizioni contemplate dalla Costituzione” (Maddalena).
L’attaccamento delle persone ai luoghi in cui vivono, lavorano, si svagano, corrisponde a un’immagine di sé. C’è una stretta connessione tra identità personale e ambiente esterno. … veder distruggere luoghi belli e significativi per la nostra vita, quindi, determina un impoverimento esistenziale che genera malinconia. È come se morisse una parte di noi. In questo senso,contrapporsi a certi progetti che si percepiscono come lesivi dei luoghi che amiamo, significa combattere per tutelare la propria identità e qualità dell’esistenza; per evitare la perdita di senso profondo di appartenenza ai luoghi, la soluzione è prendersi cura dei luoghi” (Vallerani).

venerdì 23 agosto 2013

Cava ex-Bove, divieto utilizzo impianti: ricorso al TAR respinto

A proposito di Overshoot Day (che ci ricorda che consumiamo risorse più rapidamente di quanto il Pianeta ne rigeneri), giusto per non restare nell'astratto e per calare nella ns realtà locale il concetto di consumo di risorse non rinnovabili (il territorio ricade tra queste)...

Il TAR Campania (sez. IV), con sentenza depositata il 15/07/2013, respinge il ricorso di Calcestruzzo S.Vincenzo Tre s.r.l. (società che svolge "[...]attività industriale di produzione di conglomerato bituminoso e cementizio nell’impianto sito in via Pugliano n. 22 nel Comune di S. Salvatore Telesino[...]") per l'annullamento:
- del decreto dirigenziale n. 31 del 5 maggio 2011 Settore provinciale Genio civile di Benevento
- del decreto dirigenziale n. 52 del 29 giugno 2011 dell’Area generale di coordinamento 5 della regione Campania
- di tutti gli altri annessi e presupposti

Il TAR, respingendo tale ricorso, in sostanza riconferma i due decreti dirigenziali che recavano il divieto di utilizzo dell'impianto di frantumazione inerti sito nel Comune di S. Salvatore Telesino in via Pugliano n. 22 e la revoca dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera per la produzione di calcestruzzo, inerti calcarei e conglomerati bituminosi.

La sentenza cita, come elemento rilevante per la propria decisione, la L.R. 54/85 che stabilisce l' obbligo di ricomposizione ambientale a cui sono soggette le cave dismesse (alla cava in questione "era stata negata l'autorizzazione alla prosecuzione della coltivazione con decreto dirigenziale n.900 del 9 aprile 2001").

La ricomposizione, ai sensi della summenzionata legge, "si concreta" nella "sistemazione idrogeologica", nel "risanamento paesaggistico", nella "restituzione del terreno agli usi produttivi agricoli", in osservanza al principio di mitigazione del danno arrecato con il consumo di territorio dovuto alle attività estrattive ed alla presenza di manufatti ed impianti ad esse asservite e pertinenti.

Come si legge dalla sentenza, la stessa legge stabilisce che "Tali manufatti ed impianti dovranno essere asportati o demoliti dopo la cessazione dell' attività autorizzata, fatta salva la facoltà di una diversa utilizzazione consentita dagli strumenti urbanistici vigenti" (cit. LR 54/85).

La sentenza peraltro fa notare che "nel Comune in questione le costruzioni industriali nelle dette zone (ndr: E1N, E2, E3) sono tollerate solo ed esclusivamente ove siano serventi ad un’attività estrattiva condotta in loco, e non in altri siti (come è quella della ricorrente)".

Quindi: demolizione od asportazione di impianti e manufatti rientranti nel perimetro assegnato all'area di cava, a meno di diversa utilizzazione (diversa dalle lavorazioni connesse alle estrazioni, a maggior ragione se si utilizza materiale non locale), in quanto pertinenze di una cava già dismessa dal 2001, e quindi incompatibili anche con l'obbligatoria ricomposizione ambientale, nonchè in contrasto con le norme urbanistiche vigenti.

Il TAR "Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa".

Questa sentenza segue altri provvedimenti (decreti dirigenziali 49 e 50 del 31-05-2010) che prevedevano, fra l'altro, il ripristino di aree limitrofe alla suddetta cava in cui è stata rilevata attività estrattiva abusiva, in assenza di autorizzazioni, su demanio comunale. 

Il link per scaricare la sentenza:
https://app.box.com/s/wxdq1bat5jkzd9qshxvf

Rifiuti, ATO: Delibera di giunta Regionale n.221 - "Riordino del servizio gestione rifiuti urbani e assimilati in Campania"

Affidamento servizio rifiuti agli A.T.O. (Ambito Territoriale Ottimale)/S.T.O. (Sistema Territoriale Operativo).

Di seguito il testo integrale della delibera di giunta regionale n.221 pubblicata sul BURC n.44 del 2013 (Disegno di legge "Riordino del servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati in Campania".):
https://app.box.com/s/i7nzb6qgjtwmz4eabe5s

Le decisioni devono essere prese dalla Conferenza di Ambito, costituita dai sindaci dei comuni compresi nell'ambito e presieduta dal sindaco del comune più popoloso.

Riguardo agli STO:
"Le decisioni riguardanti esclusivamente i singoli STO sono adottate dalla Conferenza d'ambito previa acquisizione del parere conforme dell'assemblea ristretta alla quale partecipano unicamente i sindaci dei comuni ricadenti nel rispettivo territorio. Decorsi trenta giorni dalla trasmissione alla Conferenza d'ambito delle relative deliberazioni delle assemblee ristrette, le deliberazioni medesime si intendono adottate."

Il nostro STO all'interno dell'ATO BN:
SISTEMA TERRITORIALE OPERATIVO TITERNO 
AMOROSI, CASTELVENERE, CERRETO SANNITA, CUSANO MUTRI, FAICCHIO, GUARDIA SANFRAMONDI, PIETRAROJA, PONTE, PONTELANDOLFO, PUGLIANELLO, SAN LORENZELLO, SAN LORENZO MAGGIORE, SAN LUPO, SAN SALVATORE TELESINO, TELESE TERME.

Disposizioni transitorie:
"Nella fase transitoria prevista dall'articolo 11 comma 2 ter, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 195 [...] e comunque non oltre il trentesimo giorno successivo alla data di insediamento delle conferenze d'ambito di cui all'articolo 15 bis della legge regionale 4 del 2007, le sole attività di raccolta, di spazzamento e di trasporto dei rifiuti e di smaltimento o recupero inerenti alla raccolta differenziata continuano ad essere gestite dai comuni, secondo le modalità e le forme procedimentali previste dal medesimo articolo 11 comma 2 ter."

"È fatto divieto, a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione nel bollettino ufficiale della Regione Campania della deliberazione di Giunta regionale del 5 luglio 2013, n. 221 di approvazione della proposta di legge Riordino del servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati in Campania, di indire nuove procedure di affidamento dei servizi e di disporre la proroga o il rinnovo degli affidamenti a quella data in essere."

venerdì 2 agosto 2013

Proposta di collaborazione per il piano rifiuti comunale

In seguito ai vari incontri tenuti prima con il Sindaco ed i consiglieri comunali, poi fra i soli membri della Consulta abbiamo preparato ed approvato una proposta di collaborazione con l'amministrazione ed i dipendenti comunali per la rielaborazione del piano rifiuti sulla base dello studio realizzato un anno fa dalla società Sintesi per conto della precedente amministrazione. Abbiamo delineato un percorso ed una serie di richieste vincolanti per un approccio, a nostro parere efficace e concreto, ad una gestione ambientalmente ed economicamente vantaggiosa.
Per i dettagli riportiamo di seguito, in versione integrale la lettera protocollata (prot. n 7196, 01/08/2013) ed indirizzata all'amministrazione. Siamo in attesa di una risposta.
 
-Francesco Pascale
 
 
Al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente del Comune di San Salvatore Telesino
 
OGGETTO:  Richiesta di collaborazione per la predisposizione di un nuovo sistema di gestione della raccolta differenziata comunale.
Facendo seguito a quanto discusso negli incontri del 2 e del 16 luglio scorso, e come in parte già anticipato nella mail del 17 inviata all’Assessore Vitale, la Consulta per l’Ambiente di San Salvatore Telesino, alla quale la nuova Amministrazione ha chiesto di proseguire le sue attività, ritiene che prima di procedere a una nuova gara d’appalto per l’affidamento a un soggetto esterno del servizio di raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti sia necessario definire un piano industriale.
La Consulta ritiene inoltre che, anche per rendere utile ed efficace un investimento economico effettuato dal comune, si debba partire dallo studio, già pagato, redatto dalla società SINTESI su incarico della precedente amministrazione e consegnato alla consulta per un parere dall'ex Assessore Pucino nel luglio del 2012; naturalmente dovranno essere aggiornate con i dati 2012 le informazioni (riferite all’anno 2011) a suo tempo inserite nel piano stesso, in modo da dimensionare correttamente il servizio, e dovranno inoltre essere introdotti alcuni opportuni miglioramenti.
Fermo restando la necessità, a nostro avviso, di una riduzione complessiva alla fonte dei rifiuti conferiti, riteniamo che debbano essere realizzate necessariamente le seguenti azioni:
1                Risolvere prioritariamente, con apposito atto di indirizzo politico, la questione della competenza del Comune di San Salvatore Telesino a gestire direttamente e autonomamente il servizio in relazione ai diversi impegni già assunti in conseguenza dell’adesione alla “Città Telesina”.
2                Incentivare il compostaggio domestico (con un obiettivo di diffusione dello stesso del 50%) deliberando un'adeguata riduzione della tassa per i nuclei familiari che eviteranno il conferimento alla raccolta comunale della frazione organica dei RSU. Considerato che il costo per la raccolta e lo smaltimento di questa frazione, sulla base dei dati riportati nello studio di cui sopra incide almeno per il 50% del totale (3 raccolte a settimana, costo di trasporto e smaltimento elevato, impianti di compostaggio molto distanti, impossibilità di stoccaggio a causa del rischio percolato, necessità di utilizzo di sacchetti compostabili più costosi, …), lo “sconto” a chi fa il compostaggio domestico non può essere inferiore al 20% (dovrebbe essere inserita una specifica indicazione in tal senso nel redigendo regolamento TARES) .
Un contributo potrebbe venire anche dallo specifico finanziamento concesso dalla Regione Campania (delibera di Giunta n. 758 del 29/12/2011), tramite la Provincia di Benevento, per l’acquisto e la concessione gratuita alle famiglie di compostiere domestiche (progetto "LA CITTA' TELESINA FA' LA DIFFERENZA - RIFIUTI + RACCOLTA DIFFERENZIATA", approvato a suo tempo con delibera di G.C. n. 12 del 2013).
Ulteriori meccanismi di incentivi-disincentivi dovrebbero essere introdotti, con apposite ordinanze sindacali, per la riduzione dei prodotti “usa e getta” in plastica, soprattutto nel parco del Grassano, nelle mense scolastiche, nei locali pubblici, in occasione di feste e sagre, …, privilegiando piatti e stoviglie riusabili o almeno compostabili (in cellulosa). La riduzione del consumo di acqua e bibite in bottiglie di plastica è un altro degli obiettivi da raggiungere con opportune azioni di comunicazione e incentivi (soprattutto in occasione di eventi pubblici che si svolgono nel territorio comunale).
Sempre per la riduzione dei costi derivanti dalla raccolta e smaltimento della frazione organica dei rifiuti urbani, ribadiamo infine la proposta che vengano avviate le procedure per la realizzazione di un impianto comunale di compostaggio, magari (almeno inizialmente) dimensionato per trattare volumi di rifiuti organici inferiori alle 500 tonnellate anno (la procedura autorizzativa è molto più semplice e l’impianto è meno costoso) e con l’utilizzo degli EM (batteri che accelerano e migliorano i processi naturali di decomposizione aerobica evitando anche cattivi odori).
Certamente, per ottimizzare in tempi brevi la riduzione dei costi indotta dal compostaggio domestico, questo dovrebbe essere tuttavia esteso al totale delle utenze dislocate nelle case sparse e nelle contrade (che sono il 70% circa del totale) e dovrebbe essere limitata per quanto possibile anche nel centro abitato. Proponiamo quindi anche l’immediata realizzazione di piccole aree o impianti di compostaggio (compostiere collettive), e queste soprattutto nel Parco del Grassano, nelle scuole elementari e nel complesso scuola media - istituto tecnico industriale – casa di riposo per anziani ed eventualmente meccanismi di solidarietà fra utenti (con regole precise e controlli ad hoc).
3               L’isola ecologica, per la quale risulta essere stato già approvato il progetto esecutivo, una volta realizzata, consentirà ulteriori significativi miglioramenti del servizio e riduzione dei costi.
Anche in attesa di avere la disponibilità dell’eco-centro, tuttavia, abbiamo già proposto in precedenti occasioni un calendario di raccolta mensile dei rifiuti riciclabili, in modo da poter raccogliere separatamente porta a porta, senza alcun aggravio di costi, plastica, vetro, carta e cartone e materiali metallici. Ciò consentirebbe al Comune di incassare direttamente, senza riduzioni, le somme corrispondenti ai contributi CONAI, con vantaggio per i cittadini e non per la ditta incaricata della raccolta e/o per l’impianto di conferimento e separazione.
4               Devono essere recuperate le disposizioni dello studio della Società SINTESI sulla raccolta dei farmaci scaduti e delle pile esauste, e andrebbe aggiunto un paragrafo sui rifiuti da ristrutturazioni edilizie.
5                Le campagne di informazione e sensibilizzazione potranno essere svolte direttamente, e con migliore efficacia, dalla stessa Amministrazione comunale, eventualmente con la collaborazione della consulta, comprimendo ulteriormente i costi del servizio e dando particolare importanza alla riduzione alla fonte dei rifiuti (che non è certo un interesse della ditta incaricata della raccolta e/o dello smaltimento dei rifiuti). Soprattutto dovrà essere dedicato molto tempo alla formazione nelle scuole, con esempi, lavori di gruppo e attività pratiche. Sul blog della consulta (c’è il link sulla home-page del sito istituzionale) si possono vedere i precedenti contributi della consulta ambientale, e fra questi l’attività informativa-formativa realizzata nel 2011 per le scuola primaria (che, come già detto, siamo disponibili a riproporre ed estendere alla scuola secondaria di primo grado).
6                Potrebbero essere adeguatamente incoraggiate e incentivate iniziative, anche imprenditoriali, per il recupero dei rifiuti, e per il riuso degli stessi.
Molte di queste azioni sono contenute anche nel Piano Provinciale dei Rifiuti.
Come abbiamo già detto nei recenti incontri con l’Amministrazione, riteniamo che il “piano della raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati” commissionato dalla precedente amministrazione, dopo essere stato adeguatamente rettificato e aggiornato, dovrà essere approvato dalla Giunta e poi posto a base del capitolato tecnico per il nuovo affidamento del servizio, possibilmente da aggiudicare all’offerta “economicamente più vantaggiosa”, e che introduca in sede di gara ulteriori miglioramenti rispetto alle specifiche minime imposte dall’amministrazione.
Fermo restando la necessità di adottare prioritariamente, nel senso da noi auspicato, gli atti di indirizzo politico di cui sopra, per poter ora proseguire la nostra collaborazione, come abbiamo già anticipato nel corso degli incontri già effettuati, chiediamo che ci venga fornito quanto di seguito elencato:
- dati aggiornati sui rifiuti raccolti relativi al 2012;
- dettaglio (costi e quantitativi per tipologia) su: Grassano, scuole, mercato, raccolta straordinaria in discariche abusive;
- copia del progetto dell’isola ecologica;
- informazioni sulla procedura per l’acquisto delle compostiere finanziate dal bando della Provincia di BN sulla raccolta differenziata;
- incontro con capo ufficio tecnico (per condivisione studio e revisione capitolato tecnico).
Restiamo a disposizione per ogni eventuale chiarimento e collaborazione. In particolare ci rendiamo disponibili a costituire un gruppo di lavoro che, d’intesa con l’ufficio competente, possa lavorare alla revisione e all’aggiornamento del piano industriale per la riduzione, per la raccolta differenziata porta a porta e per lo smaltimento dei rifiuti.
Cordiali Saluti,
Pierluigi Santillo